Santa Francesca


Santa Francesca


Frazione, ai piedi del monte Pedicino, che si estende per tutto il territorio montano di Veroli sino a Prato di Campoli e al monte Pizzo Deta, appartenente alla catena dei Monti Ernici, attraversata dal torrente Amaseno.

Collocata lungo la strada provinciale, Veroli – Incoronata – Sora, lungo la quale sono riaffiorate dal passato monete antiche, trabeazioni di antichi templi, il cippo di una colonna con raffigurata un’aquila imperiale, un sarcofago romano conservato a Veroli nel giardino annesso al Monumento dei Caduti delle guerre mondiali ed un acquedotto romano databile 4 – 3 secolo a. C. Inoltre ricordiamo un importante fenomeno eremitico del 1000 – 1100, testimoniato con la presenza di una dozzina di Eremi che ci riportano alla figura di San Domenico. Santa Francesca rappresenta l’ultimo lembo di terra dello Stato Pontificio a confine con il Regno delle Due Sicilie, di questo periodo rimangono i ceppi di confine, avamposti e la dogana. Il territorio fu fortemente interessato dal fenomeno del brigantaggi, con particolare riferimento a quello legittimista legato all’Unità d’Italia, di cui rimane la sede del quartier generale di Luigi Alonzi detto “Chiavone”. Nel 1632 sorge una chiesa, per volontà di A. De Gasperis e V. Pinciveri in onore di Santa Francesca Romana, culto diffuso dal vescovo di Veroli ( dal 1471 al 1503) G. P. Ponziani, nipote della Santa. Nel 1702 Mons D. De Zaulis fece eregere la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo. A sinistra dell’altare sono ammirabili gli affreschi dell’antica chiesa, opera di A. Frezza, raffigurante la visione avuta dalla Santa: la Madonna, tra schiere di angeli, porge il Bambino a Santa Francesca, oltre ad altri due soggetti di visioni della Santa, Papa Gregorio Magno e San Francesco D’Assisi. Il vasto territorio, conserva testimonianze della civiltà rurale di montagna, importanti tradizioni popolari, folkloristiche, prodotti naturali e offre numerosi percorsi storico – paesaggistici ed escursionistici.
Collocata lungo la strada provinciale, Veroli – Incoronata – Sora, lungo la quale sono riaffiorate dal passato monete antiche, trabeazioni di antichi templi, il cippo di una colonna con raffigurata un’aquila imperiale, un sarcofago romano conservato a Veroli nel giardino annesso al Monumento dei Caduti delle guerre mondiali ed un acquedotto romano databile 4 – 3 secolo a. C. Inoltre ricordiamo un importante fenomeno eremitico del 1000 – 1100, testimoniato con la presenza di una dozzina di Eremi che ci riportano alla figura di San Domenico. Santa Francesca rappresenta l’ultimo lembo di terra dello Stato Pontificio a confine con il Regno delle Due Sicilie, di questo periodo rimangono i ceppi di confine, avamposti e la dogana. Il territorio fu fortemente interessato dal fenomeno del brigantaggi, con particolare riferimento a quello legittimista legato all’Unità d’Italia, di cui rimane la sede del quartier generale di Luigi Alonzi detto “Chiavone”. Nel 1632 sorge una chiesa, per volontà di A. De Gasperis e V. Pinciveri in onore di Santa Francesca Romana, culto diffuso dal vescovo di Veroli ( dal 1471 al 1503) G. P. Ponziani, nipote della Santa. Nel 1702 Mons D. De Zaulis fece eregere la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo. A sinistra dell’altare sono ammirabili gli affreschi dell’antica chiesa, opera di A. Frezza, raffigurante la visione avuta dalla Santa: la Madonna, tra schiere di angeli, porge il Bambino a Santa Francesca, oltre ad altri due soggetti di visioni della Santa, Papa Gregorio Magno e San Francesco D’Assisi. Il vasto territorio, conserva testimonianze della civiltà rurale di montagna, importanti tradizioni popolari, folkloristiche, prodotti naturali e offre numerosi percorsi storico – paesaggistici ed escursionistici.


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PROLOCO DI VEROLI
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